CONSIGLI E SUGGERIMENTI DEGLI ESPERTI PER PROTEGGERSI DAL VIRUS E DAL CALDO ESTIVO

Come gli over 65 devono comportarsi da qui in avanti per proteggersi dal virus e non rinunciare ad uscite all’aria aperta?

La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) approva la scelta di non prevedere regole differenziate in base all’ anagrafe e offre consigli e suggerimenti su come affrontare le prossime settimane se non si è più giovanissimi o se si ha qualche acciacco. Secondo gli esperti, la maggiore vulnerabilità al Covid- 19 non è tanto legata al fattore età, quanto piuttosto, per esempio, dall’esposizione cumulativa al fumo nell’arco della vita e dal numero di patologie croniche presenti, la cui prevalenza, certo, cresce con gli anni. Tuttavia non pochi anziani godono di salute invidiabile, così come non pochi adulti o giovani sono affetti da malattie croniche rilevanti.

Uscire con cautela si può ed è fondamentale per l’anziano. Il poco movimento, come si è potuto vedere in questo periodo di lockdown, ha avuto effetti negativi. Negli ultimi due mesi sono aumentate le morti per infarto del 40 % e secondo i geriatri, più che la paura del contagio che teneva lontani dagli ospedali o il venir meno delle comuni procedure di assistenza, la colpa sarebbe proprio della mancanza di esercizio fisico. Inoltre, soprattutto negli anziani affetti da demenza, il confinamento ha avuto effetti drammatici, un’inversione del ritmo sonno-veglia e un maggior fabbisogno di farmaci anti-psicotici per bloccare l’agitazione psicomotoria.

Sicuramente, d’ora in avanti, si dovrà combattere con il caldo dell’estate e di certo non sarà d’aiuto per gli anziani. I geriatri raccomandano comunque l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, come mascherine, norme igieniche che dovrebbero ormai essere automatiche nei nostri comportamenti; detto ciò, occorre trovare un compromesso fra rischio ambientale e vulnerabilità individuale, valutando caso per caso. Sempre secondo gli esperti, la vulnerabilità del singolo dipende sicuramente dalla presenza o meno di malattie croniche come scompenso cardiaco, diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale. Quindi chi è più fragile, oltre a seguire le regole di precauzione e igiene ormai note, dovrà uscire quando la densità di persone in strada è inferiore ed evitare i posti dove, nonostante le misure di distanziamento, ci possano essere parecchie persone tutte assieme.

E’ consigliabile quindi, fare passeggiate al mattino presto e in aree poco affollate, lasciando magari il compito della spesa al supermercato a qualcun altro. I geriatri, poi, raccomandano di fare particolare attenzione anche alla dieta, nelle prossime settimane, soprattutto in chi, a causa delle malattie concomitanti dovrà comunque passare più tempo a casa: l’alimentazione influenza molto il sistema immunitario, modula lo stress ossidativo e influenza la risposta infiammatoria indotta da un’eventuale infezione virale. In particolare serve un adeguato apporto di ferro, zinco e vitamine A, D, E, B6 e B12 ma attraverso i cibi, non sotto forma di integratori. Bene quindi, la dieta mediterranea con cinque porzioni di vegetali al giorno, pesce e carne bianca due volte a settimana, carne rossa una volta soltanto e latticini o uova tutti i giorni. Non devono mancare poi l’olio d’oliva, quattro cucchiai al giorno, e le erbe aromatiche per ridurre l’impiego di sale e salse di condimento. Un altro nutriente essenziale per l’anziano sono le proteine, in quanto la sedentarietà può avere effetti negativi sulla muscolatura.

La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, propone, a tal proposito, un monitoraggio degli anziani più fragili e vulnerabili al Covid- 19 e al caldo estivo e, potrebbe essere affidato al medico di famiglia oppure al geriatra nei casi più problematici, con un aiuto variabile da parte di infermieri.  In questo modo sarà possibile garantire una buona dose di libertà e qualità di vita agli anziani, anche ai più deboli, senza metterli in pericolo.

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