Detrazioni e deduzioni quali sono le differenze e i requisiti

Si avvicina il momento di fare la dichiarazione dei redditi e, come ogni anno, è bene tenere a mente le istruzioni per le detrazioni e le deduzioni di badanti e colf.

Prima di tutto, occorre fare un passo indietro e chiarire la differenza tra deducibilità e detraibilità, nella dichiarazione dei redditi o 730:

  • le spese deducibili vengono sottratte dal reddito lordo, prima di calcolare le tasse
  • le spese detraibili si sottraggono dall’imposta da versare calcolata sul reddito imponibile (solitamente non si detrae il 100%  ma una percentuale del 19% per le principali tipologie)

Dunque, se il contribuente ha sostenuto spese sia deducibili che detraibili, prima vengono sottratte le spese deducibili, poi sull’imposta lorda sarà sottratta una percentuale delle spese detraibili.

Definita questa importante differenza, vediamo quali sono le spese detraibili e quelle deducibili.

La spesa a carico del datore di lavoro domestico potrà essere indicata tra gli oneri detraibili nel modello 730/2021 nel rispetto dei seguenti requisiti:

  • collaboratore assunto per l’assistenza personale di persone non autosufficienti negli atti della vita quotidiana (allegando un certificato medico che lo attesti). 

L’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare controlli specifici per verificare quanto comunicato.

  • un reddito complessivo non superiore a 40.000 euro.

Si ritiene non autosufficiente chiunque necessiti di un supporto per:

  • l’assunzione di alimenti
  • l’espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale 
  • la deambulazione e vestirsi

La detrazione dei contributi INPS di badanti e colf può essere ottenuta anche nel caso di familiari non fiscalmente a carico.

Il rimborso Irpef spettante è pari al 19% della spesa, entro il limite massimo di 2.100,00 euro.

Alla detrazione si affianca la deduzione: in questo caso non è necessario che il collaboratore domestico sia assunto per specifiche finalità e possono comprendere:

  • addetti ai servizi domestici come: colf, autisti, giardinieri, etc.
  • addetti all’assistenza personale o familiare come baby-sitter, badanti, assistenti delle persone anziane, etc.

L’importo che può essere portato in deduzione fiscale nel modello 730/2021 comprende esclusivamente la quota rimasta a carico del datore di lavoro e al netto della parte di contributi a carico del lavoratore.

Sono deducibili le somme versate, i contributi previdenziali, anche nel caso di un badante assunto tramite un’agenzia interinale

Il datore di lavoro domestico dovrà aver cura di conservare i seguenti documenti:

  • ricevute di pagamento intestate all’INPS complete della parte informativa sul rapporto di lavoro domestico (ore trimestrali, retribuzione oraria effettiva, etc.), effettuato dal contribuente tramite c/c postale e/o MAV nel 2020
  • per le agenzie interinali, la fattura deve contenere: il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento, i dati identificativi dell’agenzia, la specificazione della natura del servizio reso e l’indicazione della quota di contributi a carico del datore di lavoro

In questo caso le spese sono deducibili dal reddito fino a un massimo fissato a 1.549,37 euro.

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