COME E COSA FARE PER OTTENERE LA CERTIFICAZIONE
Lo scorso 12 dicembre è entrata in vigore una norma tecnica che porta un notevole cambiamento al settore domestico. La Norma Tecnica 11766/2019 è un documento che prevede la possibilità per i lavoratori domestici come badanti, colf e baby sitter di ottenere una “patente” di qualità che attesti competenze, conoscenze e abilità in accordo con il Quadro Europeo delle qualifiche – EQF . Questo porterebbe così ad avere un sistema di certificazione riconosciuto a livello nazionale che possa attestare la professionalità del personale domestico.
Non solo, verrà inscritto un Codice deontologico composto da 9 regole di condotta, a cominciare dal rispetto della privacy, a cui le badanti, come le colf e baby sitter, devono attenersi.
- L’ assistente familiare deve utilizzare un linguaggio educato, non offensivo, non aggressivo o autoritario.
- Il domestico è tenuto a mantenere riservatezza su tutte le informazioni sensibili cui venga a conoscenza nell’esercizio delle sue attività.
- In nessun caso l’assistente familiare può percuotere o aggredire fisicamente i membri della famiglia, fatta salva la legittima difesa e, nel caso dell’assistenza a bambini, è tenuto ad attenersi al metodo educativo scelto dai genitori.
- Il domestico deve astenersi dall’eseguire direttive date dalla famiglia quando non in grado di svolgerle correttamente per mancanza di conoscenze, capacità e competenze specifiche o quando sono in contrasto con la normativa.
Cosa bisogna fare per ottenere questa “patente”?
Per accedere all’esame (che sarà su base volontaria) e ottenere la certificazione da parte di un ente accreditato (cooperative sociali, associazioni del terzo settore o agenzie per badanti), il lavoratore dovrà possedere alcuni requisiti tra cui:
- conoscenza della lingua italiana;
- aver partecipato ad un corso di formazione di almeno 40 ore per colf e 64 ore per badanti e baby sitter;
- un regolare contratto di lavoro domestico di almeno 12 mesi in un triennio.
La patente di qualità nasce anche con l’obiettivo di contrastare il lavoro a nero, una realtà molto presente nel settore. Quindi questa certificazione non solo vuole colmare un vuoto normativo attraverso una norma tecnica che accompagni e qualifichi il lavoro di colf, badanti e baby sitter, ma anche indurre a una maggiore regolarità nel settore.
Va ricordato che la patente di qualità è una norma tecnica rivolta ai lavoratori domestici come badanti, colf e baby sitter e non si applica alle professioni sanitarie e socio – assistenziali che sono già regolamentate dalla legge e con competenze certificate.