CHI E IN CHE MISURA PUO’ DEDURRE I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI

Quando una famiglia assume una badante deve versare trimestralmente i contributi Inps, in qualità di datore di lavoro.

Come sicuramente molti di voi sapranno, il contributo Inps è composto da una quota a carico del lavoratore e una quota a carico del datore di lavoro.

È possibile per il datore di lavoro dedurre, dal reddito complessivo, il contributo previdenziale a suo carico pagati per i domestici e per i servizi assistenziali personali o per i propri familiari (art.10 comma 2 TUIR).

E se il datore di lavoro dovesse pagare i contributi previdenziali da un conto corrente diverso dal suo? Chi ha diritto alla deduzione?

È solo il datore di lavoro che può dedurre questo costo, anche se il pagamento viene fatto dal conto corrente di un familiare.

Ricordate che la deduzione spetta per un limite massimo annuo di 1.549,37 euro, applicando il principio di cassa (quindi si fa riferimento ai soli contributi effettivamente versati e pagati).

Per poter dedurre tale onere, dovete essere in possesso delle ricevute di pagamento con tutte le informazioni sul rapporto di lavoro domestico (datore di lavoro, lavoratore, ore trimestrali, retribuzione oraria effettiva, importo complessivo, e così via), effettuate dal contribuente e intestati all’Inps.

Infine, se fate la dichiarazione dei redditi non dimenticatevi di indicare i contributi versati, per poter godere della deduzione.

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