QUALI SONO LE DIFFERENZE E COSA CONSIGLIANO GLI ESPERTI

Con l’arrivo della stagione autunnale, arrivano i primi malanni come raffreddore e sintomi influenzali. Ma rispetto alla normalità, nel 2020 si deve fari i conti anche con il Covid-19. Diventa quindi necessario capire come individuare i sintomi delle due malattie sin dall’insorgenza. La domanda “sarà Covid oppure influenza normale” diventerà il tarlo di molti italiani in vista anche della riapertura delle scuole e delle università.

A riguardo gli esperti, consigliano e spiegano come riuscire a distinguere la sintomatologia. Covid-19 e influenza si somigliano sì, ma da subito è stato chiaro che l’infezione da Sars-Cov-2 non fosse solo un’influenza, è innegabile che punti di incontro ci siano: entrambe malattie virali, entrambe respiratorie, possono soprattutto portare a sintomi simili. Motivo per cui, ormai alla vigilia di ottobre, quest’anno il consiglio di vaccinarsi contro l’influenza è più forte del solito. L’unico modo certo per fare una diagnosi differenziale è quindi quello di eseguire il tampone.

Secondo l‘Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i sintomi da Covid- 19 sono: febbre, tosse secca e stanchezza.  Ma possono presentarsi anche brividi, dolori muscolari, mal di testa, diarrea, congestione nasale, vomito. Tutti gli stessi sintomi però sono comuni anche in caso di influenza. Più tipici, ma certamente non esclusivi, di Covid-19 sono la perdita di gusto e olfattorespiro corto e difficoltà nella respirazione, ma alle infezioni da coronavirus sono state associate la congiuntivite e alcuni manifestazioni cutanee, come la comparsa di rush e geloni.

Nel caso del raffreddore la sintomatologia si limita in genere a naso e gola, con mal di gola appunto, naso congestionato, tosse, perdita di sensibilità nel percepire sapori e odori, starnuti. Rispetto all’influenza, però, i sintomi sono meno forti e tendono ad avere una comparsa graduale, e non così rapida come per i virus influenzali.

Quello che ci si chiede in questo periodo è: cosa fare in caso di febbre?

Gli esperti raccomandano di adottare un comportamento responsabile, ovvero rimanere in casa se si manifestano i sintomi e isolarsi dagli altri, non andare al Pronto soccorso né presso gli studi medici, ma chiamare al telefono il medico di famiglia, la guardia medica o i numeri verdi regionali o di pubblica utilità. Rimangono validi i classici consigli come evitare gli sbalzi di temperatura, prediligere un’alimentazione corretta e cercare di non affaticare troppo il sistema immunitario, mantenendo ad esempio una sana flora intestinale con l’aiuto dei probiotici. Inoltre, rispetto alle passate stagioni influenzali, l’indicazione quest’anno è di non aspettare di vedere se i sintomi influenzali passano in 3 giorni prima di sentire il proprio medico, ma di contattarlo telefonicamente quando insorgono per monitorare la situazione e concordare insieme un’automedicazione responsabile. È importante infatti evitare di azzerare i sintomi dell’influenza e rischiare di nascondere il vero quadro della situazione.

Il Centres for Disease Control an Prevention (CDC), l’ente americano per il controllo delle malattie, ha sviluppato un grafico in cui viene indicata la frequenza con cui questi sintomi si sovrappongono: 9 su 10 per influenza e Covid-19 sono uguali.

Essi, concordano insieme all’ OMS, che la comparsa dei sintomi da Covid-19 è diversa da quella dell’influenza in termini di tempistiche assolute. Ovvero: le infezioni da Sars-Cov-2 possono avere tempi di incubazione più lunghi di quelli dell’influenza. Se infatti il tempo medio di comparsa dei sintomi dall’infezione con un virus influenzale va da un giorno a 4 giorni, per Sars-Cov-2 si parla in media di cinque giorni, anche se la finestra può allargarsi da 2 a 14 giorni.

A riguardo, diversi pediatri hanno spiegato come distinguere, soprattutto nei bambini, i sintomi da influenza e da Covid-19. E’ inevitabile che con la ripresa della scuola, ci troveremo a vivere l’emergenza pandemica in un periodo invernale in cui ci sarà una maggiore circolazione di altre forme virali e, il suggerimento dei pediatri è quello di vaccinare i propri figli contro l’influenza così da poter presupporre per esclusione che in caso di insorgenza dei sintomi si tratti di Covid-19.

Inoltre, non bisogna dimenticare di adottare tutte le misure di prevenzione raccomandate contro la diffusione del virus Sars-Cov-2: uso di mascherine, distanziamento personale e il lavaggio frequente delle mani, risultano essere validi interventi preventivi non solo contro il Sars-Cov-2 ma anche contro la diffusione di altri virus, compresi quelli dell’influenza.

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