SINTOMI, CURA E DIAGNOSI

Dal 2009, il 12 novembre si celebra la Giornata Mondiale contro la polmonite, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La polmonite uccide più di 800.000 bambini ogni anno, rappresentando il 15% di tutte le morti riguardanti i bambini sotto i 5 anni. È la principale causa di morte infettiva nei bambini stessi, una forma di infezione respiratoria acuta che colpisce i polmoni. Può essere causato da una serie di agenti infettivi, inclusi virus, batteri o funghi.

Questa ricorrenza si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla polmonite, ma anche per promuovere interventi volti a proteggere, prevenire e curare la malattia, a spingere le istituzioni e i governi ad intraprendere azioni decisive per combatterla.

Quest’anno la Giornata mondiale si svolge durante una pandemia globale che sta incrementando le morti per polmonite da COVID-19, in quanto il virus nelle sue formi più gravi causa quasi sempre polmonite di tipo bilaterale interstiziale.

Quali sono le cause della polmonite?

La polmonite è una forma di infezione respiratoria acuta che colpisce i polmoni, organi che sono costituiti da piccole sacche chiamate alveoli, che si riempiono d’aria quando una persona sana normalmente respira. Quando un individuo contrae la polmonite, invece, gli alveoli risultano pieni di pus e liquido, il che rende la respirazione dolorosa e limita l’assunzione di ossigeno da parte dell’organismo. Tra gli agenti infettivi più comuni a causare questa malattia ci sono lo Streptococcus pneumoniae, ovvero la causa più comune di polmonite batterica nei bambini, l’Haemophilus influenzae tipo b (Hib), definita “la seconda causa più comune di polmonite batterica” o il virus respiratorio sinciziale, ovvero il fattore virale più comune di polmonite. A questi, si aggiunge il nuovo virus da Sars – 19, responsabile della pandemia che sta colpendo il mondo in questo periodo.

La polmonite si può diffondere in diversi modi. I virus e i batteri che si trovano comunemente nel naso o nella gola, possono infettare i polmoni se vengono inalati. Possono anche diffondersi tramite goccioline trasportate dall’aria e legate a tosse o starnuti.

SINTOMI

  • Tosse e/o difficoltà respiratoria
  • Febbre
  • difficoltà nella  respirazione

Se, la maggior parte degli individui sani guarisce grazie alle sue difese naturali e alle opportune terapie, ci sono nel mondo ancora diversi morti, soprattutto bambini inferiori ai 5 anni, in quanto presentano un sistema immunitario indebolito.

Le complicanze maggiori della polmonite sono:

  • l’insufficienza respiratoria
  • il versamento pleurico
  • l’ascesso polmonare
  • la setticemia.

Le persone più a rischio che possono sviluppare questi sintomi e quindi andare incontro ad una forma di polmonite più seria sono:

  • i fumatori;
  • le persone affette da altre patologie (in particolare malattie polmonari come la BPCO, l’asma e la fibrosi cistica, malattie cardiache, malattie renali o del fegato);
  • le persone con un sistema immunitario indebolito.

Solitamente, nei casi non gravi, la polmonite si cura con gli antibiotici a casa, ma quando arrivano complicazioni allora è necessario il ricovero, in quanto molto spesso si ha bisogno dell’ossigenazione.

Per diagnosticare una polmonite, a volte può bastare anche solo la valutazione completa dei sintomi del paziente e la visita con l’auscultazione. La radiografia toracica è un aiuto nella diagnosi di polmonite.

Per prevenire la polmonite, gli esperti consigliano uno stile di vita sano, seguendo una corretta alimentazione e soprattutto evitare di fumare.

Condividi l'evento