GUIDA ALLE DIVERSE TIPOLOGIE E ALL’USO CORRETTO
Sono le mascherine uno degli acquisti più gettonati, dopo lo scoppio dell’allarme coronavirus. Sono in molte le persone che cercano di proteggersi e, di conseguenza vanno alla ricerca di mascherine di ogni genere. Ma quali sono quelle che proteggono davvero? E soprattutto, a chi servono?
Per essere efficace e sicuro nei confronti di questa emergenza l’Organizzazione mondiale della sanità prescrive un dispositivo conforme alla norma EN 149 con valida marcatura CE seguita dal numero dell’organismo di controllo che ne autorizza la commercializzazione.
In realtà, le mascherine non devono indossarle tutti ed è uno dei motivi degli attuali problemi di approvvigionamento per chi ne ha davvero bisogno. Le mascherine, devono indossarle principalmente le persone che sono malate e chi si prende cura di loro, come gli operatori sanitari o le persone che assistono. Non solo, possono essere indossate dalle persone immunodepresse che sono più a rischio di contrarre malattie e più esposte a infezioni. Per le persone sane, che non sono a contatto con malati, in assenza di protezione possono coprirsi il volto anche con una sciarpa o un fazzoletto di carta,ma soprattutto occorre rispettare le norme igieniche raccomandate dal Ministero della Salute ,come lavarsi spesso le mani, non toccarsi il viso, mantenere la distanza di almeno un metro ed evitare i contatti sociali.
Quali sono le tipologie di mascherine che si trovano in commercio?
Le mascherine si dividono in “Dispositivi di Protezione Individuale” (DPI) e “Dispositivi Medici”(DM) . I DPI che si trovano in commercio devono avere la sigla CE. Le mascherine filtranti, possono essere suddivise, in base all’efficienza filtrante, in FFP1, FFP2, FFP3 dove per FF si intende Semimaschera Filtrante. Quelle consigliate per proteggersi dal virus sono le FFP2 o meglio, le FFP3 che hanno un’efficienza filtrante del 98%.
Le mascherine considerate dispositivo medico o meglio dire chirurgiche, svolgono una funzione differente rispetto alle precedenti. La loro caratteristica è quella di non propagare agenti biologici pericolosi, come i virus, nell’ambiente circostante. Non sono ideate per limitare la diffusione di particelle minuscole come virus o batteri, in quanto non hanno un sistema filtrante adatto a ciò. Queste mascherine, quindi possono evitare che il portatore diffonda il contagio, ma non lo proteggono adeguatamente dal contagio altrui, anche perchè non aderiscono perfettamente sul volto.La norma classifica tre tipi:
- Type 1 con un’efficacia di filtrazione batterica del 95%;
- Type 2 e Type 3 con un’efficacia del 98% con protezione alla penetrazione di goccioline di saliva.
Una volta che queste vengono utilizzate, trattandosi di soggetti potenzialmente contaminati, vanno immediatamente smaltite evitando di porre le stesse a contatto con altre pareti del corpo per non contaminarle.
A chi sono consigliate e quali?
Le mascherine chirurgiche devono essere indossate da una persona malata. Le mascherine FFP2 o FFP3 le devono indossare i sanitari o chi è a contatto con i malati. A riguardo, quest’ultime devono essere indossate con precisa procedura per far si che siano efficaci, infatti sono sconsigliate a bambini o a persone che hanno barba e occhiali proprio perchè non aderiscono perfettamente ai contorni del viso.
Vista l’emergenza sanitaria e la necessità che queste mascherine siano distribuite ai malati, ai medici e a particolari categorie di lavoratori, l’acquisto e la distribuzione dei dispositivi sono stati limitati.
La Protezione Civile ha confermato che le mascherine saranno distribuite un milione di mascherine alle strutture sanitarie regionali. Tutto il materiale sanitario, acquistato dalla stessa, è designato agli ospedali e non ai cittadini.