IL CUORE COME CAUSA FREQUENTE NELLE CADUTE DEGLI ANZIANI

Ogni anno circa 5 milioni di anziani cadono almeno 1 volta.

Il problema delle cadute nell’anziano colpisce molte famiglie e strutture sanitarie con una frequenza elevata. La caduta e la perdita di equilibrio sono le condizioni più frequenti che si presentano negli ospedali, nelle strutture residenziali e a domicilio, causando tassi di mortalità e morbilità elevati, poichè a seguito di una caduta l’anziano può presentare fratture, traumi cranici, ferite che possono mettere in pericolo la sua salute e delle volte, la sua stessa vita.

Ma quali possono essere le cause?

Le cause delle cadute non sono solo riconducibili a distrazioni, capogiri oppure ostacoli non ben visti, ma ben 100 mila sono dovute a problemi cardiovascolari. Si parla nel caso specifico di Sincope, ovvero di un’improvvisa e fugace perdita di coscienza con perdita di equilibrio seguita da risveglio spontaneo e, può talvolta dipendere da un eccessivo rallentamento del battito cardiaco. Individuare quando questo accade è molto importante per poter meglio gestire le cadute e prevenirle.

Gli esperti riuniti dalla Fondazione Internazionale Menarini per il Congresso di Cardiologia Geriatrica, hanno parlato di questi temi sottolineando come l’Italia sia il primo paese in Europa, insieme all’ Irlanda, ad aver attivi i pronto soccorso anti-caduta. Sono state così istituite le “Unità di Sincope e Cadute” nei Pronto Soccorso, presenti nel nostro Paese in 4 città: all’ospedale Careggi di Firenze (il primo ospedale ad aver istituito il pronto soccorso anti- caduta), all’Ospedale Molinette di Torino, al Policlinico Federico II di Napoli e all’Ospedale Boggiovara di Modena.

Presso queste unità, i pazienti vengono valutati da un team formato da cardiologi e geriatri, attraverso protocolli standardizzati per capire le cause che hanno portato ad una sincope, e quindi alla caduta, e prevenire che l’evento accada nuovamente.

Tutto questo, si pone l’obiettivo non solo di intervenire tempestivamente e in modo efficiente sulla salute dell’anziano, ma anche di diminuire il rischio che questi anziani si ricoverino presso strutture residenziali, anche in caso in cui ci sia stato un danno conseguente all’infortunio, e ridurre così i costi sanitari.

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