CERCHIAMO DI FARE UN PO’ DI CHIAREZZA CON I CAMBIAMENTI CHE COMPORTEREBBE PER LE FAMIGLIE

Le valutazione e i cambiamenti burocratici e normativi che coinvolgono i lavoratori domestici e le sempre crescenti famiglie che ne necessitano sono sempre da conoscere e capire con attenzione. Spesso si parla di procedure tecniche su obblighi o agevolazioni da sapere per evitare di sorprendersi o incappare in sanzioni o altro. Spesso questi cambiamenti riguardano le famiglie che decidono di gestire autonomamente il lavoratore domestico, diventando quindi datori di lavoro e non coloro che decidono di delegare il tutto al servizio di somministrazione tramite agenzie interinali, come il nostro servizio badanti e colf “tutto compreso” che proponiamo in collaborazione con Adele Family Worker. I nostri clienti non dovranno prestare pertanto attenzione a queste novità ma nonostante ciò, ci sembra doveroso supportare anche chi ha deciso di percorre un’altra strada.

Il tema all’ordine del giorno per le famiglie che sta valutando l’attuale governo è quello di rendere le famiglie sostitute d’imposta per i propri lavoratori domestici assunti. Ma cosa vuol dire e cosa comporta questo eventuale cambiamento (tranquilli nulla di definitivo, se ne è già parlato anche in passato)?Un sostituto di imposta è un soggetto che sostituisce in parte o totalmente un soggetto passivo davanti alle autorità finanziarie e rispetto alle imposte dovute. Questo significa che il sostituto d’imposta trattiene le imposte che solitamente vengono pagate dal contribuente e si impegna a versarle a suo nome. Nell’idea di governo è una variazione per combattere il lavoro nero che da sempre è protagonista del settore assistenziale ma nella pratica questo andrebbe ancora più ad aumentare gli oneri già alti (non per forza direttamente economici) che i datori di lavoro domestici dovranno ipoteticamente adempiere: se la norma anti-evasione dovesse essere attuata, i privati che assumono colf e badanti domestici si troverebbero a dover versare non solo i contributi ma anche IRPEF e addizionali. Questo comporterebbe un aggravio di adempimenti (e di spese), che invece di combattere il sommerso finirebbe solo per alimentare il lavoro nero.

Molte famiglie sarebbero costrette ad avvalersi di consulenti del lavoro e professionisti abilitati per la gestione di oneri aggiuntivi quali l’elaborazione di una busta paga comprensiva anche del calcolo delle imposte dovute, del modello F24 mensile, della CU annuale e dell’invio del modello 770 alle Entrate.

Siamo solo in fasi valutative e lungi da noi e dal nostro compito giudicare o schierarsi, ci sembra giusto far capire semplicemente i cambiamenti (specificando che si parla solamente di eventualità) in maniera semplice e chiara. Vedremo cosa verrà deciso

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